APERTURA DEL PERCORSO SINODALE
AN INCLUSIVE COMMUNITY FOR ALL WHO
CANALI SOCIAL
Il simbolo del Sinodo spiegato
LA CROCE DI CRISTO
La Croce di Cristo rappresenta l’albero della barca, segno di stabilità, segno dell’infinito amore di Dio per l’Umanità.
È l’elemento principale, dal quale ogni cosa ha origine.
LA VELA DI MARIA
La vela rappresenta Maria,
“DONNA DEL SI” e fondamentale
compagna di viaggio, che si è lasciata
interamente travolgere
dal soffio dello Spirito Santo
e che ha sempre seguito, da Madre,
le orme del Figlio.
LA COLOMBA DELLO SPIRITO SANTO
La colomba dello Spirito Santo rappresenta la barca nella quale
tutti noi possiamo navigare e
farci guidare, dal soffio dello Spirito.
CRONOLOGIA EVENTI
Che cosa è un Sinodo diocesano?
È la riunione del Vescovo con i sacerdoti, i consacrati e i laici della Diocesi per prendere in esame la pastorale locale, nel suo insieme o in alcuni aspetti rilevanti, e stabilire orientamenti e norme comuni[1].
È evento di comunione e strumento legislativo.
È evento di comunione perché si raduna la Comunità cristiana di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado tramite dei rappresentanti (saremo circa 250).
È strumento legislativo perché i lavori arriveranno a un atto decisionale dell’Arcivescovo che, a partire dalla consultazione sinodale[2], definirà delle norme che inizieranno dei processi ecclesiali nuovi.
Il Sinodo è una esperienza di partecipazione la cui ripresa è stata sollecitata dal Concilio Vaticano II.
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[1] Il canone 460 descrive il sinodo diocesano come "riunione ('coetus') di sacerdoti e di altri fedeli della Chiesa particolare, scelti per prestare aiuto al Vescovo diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana".
[2] I sinodali sono chiamati a "prestare aiuto al Vescovo diocesano" formulando il loro parere o "voto" circa le questioni da lui proposte; tale voto è detto "consultivo" per significare che il Vescovo è libero di accogliere o meno le opinioni manifestate dai sinodali. Tuttavia, ciò non significa trascurarne l'importanza, quasi fosse una mera consulenza "esterna", espressa da chi non ha alcuna responsabilità nell'esito finale del sinodo: con le loro esperienze e i loro consigli, i sinodali collaborano attivamente nell'elaborazione delle dichiarazioni e dei decreti, che verranno giustamente chiamati "sinodali", dai quali il governo episcopale della diocesi ricaverà in futuro ispirazione.